Commemorazione dei defunti

Dai Fioretti: (1953):

« Non dubitate e non temete, frati carissimi e figliuoli; io sì sono il vostro padre frate Francesco, il quale, secondo la volontà di Dio, fondai tre Ordini. E con ciò sia cosa ch' io sia istato pregato, già otto anni è, da questo frate il quale mi lava i piedi, e oggi più ferventemente che l' altre volte, che io gli riveli quelle parole segrete che mi disse il Serafino quando mi diede le stimate, le quali parole io non volli mai rivelare in vita mia; ma oggi per comandamento di Dio e per la sua perseveranza e per la sua pronta obbidienza, per la quale egli lasciò la sua dolcezza della contemplazione, io sono mandato da Dio a rivelargli dinanzi a voi quello ch' egli addimanda ». E allora, volgendosi santo Francesco a quello frate, disse così:

            « Sappi, carissimo frate, che essendo io in sul monte della Vernia, tutto assorto nella memoria della passione di Cristo, in quella apparizione serafica io fui da Cristo così istimatizzato nel corpo mio, e allora Cristo mi disse: " Sai tu quello ch' io t' ho fatto? Io t' ho dato i segnali della mia passione, acciò che tu sia mio gonfaloniere. E com' io il dì della morte mia discesi al limbo e tutte l'anime le quali io vi trovai, in virtù delle mie istimate, le ne trassi e menaile a paradiso, così concedo a te infino a ora, acciò che tu mi sia conforme così nella morte come mi se' stato nella vita, che tu, poi che sarai passato di questa vita, ogni anno il dl della tua morte vada a purgatorio e tutte l' anime delli tuoi tre Ordini, cioè Minori, Suore e Continenti, e oltre a questo quelle de' tuoi divoti le quali tu vi troverai, ne tragghi in virtù delle tue istimate le quali io t' ho date, e menile a paradiso ". E queste parole io non dissi mai, mentre ch' io vissi nel mondo ».


La celebrazione di tutti i fedeli defunti è un invito alla preghiera per le anime che si trovano in purgatorio, e alle quali possiamo affrettare l'ingresso in paradiso. Si tratta di una grande carità che dobbiamo esercitare verso i nostri cari e le anime più abbandonate, per le quali nessuno prega.
In questi giorni abbiamo anche la possibilità di applicare ad una di queste anime l'indulgenza plenaria a queste condizioni:
- Confessione e Comunione, con l'animo distaccato da ogni peccato, anche veniale,  come per ogni indulgenza plenaria
- Dal 1 al 8 Novembre, visita al cimitero e preghiera per i defunti
- Da mezzogiorno del 1 fino a tutto il 2 Novembre visitare una Chiesa, recitando il Credo, il Padre nostro e una preghiera per l'intenzione del Santo Padre (ad esempio un Pater, Ave e Gloria).



Sabato 3 luglio 2010 ricorre un mese dalla morte del Vescovo Luigi Padovese.
Nella chiesa del Sacro Cuore di Viale Piave, sarà ricordato nella messa prefestiva delle 18 che per l’occasione sarà concelebrata e
presieduta da Monsignor Luciano Pacomio Vescovo di Mondovì. Grande amico del Vescovo Padovese.
Molto gradita la presenza dei fratelli e sorelle dell’Ofs.