CHIARA E LA GIOIA DEL VANGELO

Novena a santa Chiara: 2-10 Agosto 2014

[testi presi dal Vangelo del giorno, dagli Scritti di santa Chiara e da papa Francesco]

  

“RALLEGRATI, PIENA DI GRAZIA: IL SIGNORE È CON TE.”

Sabato 2 Agosto (Lc 1,26-33)

 

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Gioisci anche tu nel Signore sempre, e non ti avvolga nebbia di amarezza. (…) Stringiti alla sua dolcissima Madre, che generò un figlio tale che i cieli non potevano contenere, eppure lei lo raccolse nel piccolo chiostro del suo sacro seno e lo portò nel suo grembo di ragazza. (…) Come dunque la gloriosa Vergine delle Vergini lo portò materialmente, così anche tu, seguendo le sue orme, specialmente quelle di umiltà e povertà, senza alcun dubbio lo puoi sempre portare spiritualmente nel tuo corpo casto e verginale, contenendo colui dal quale tu e tutte le cose sono contenute.

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia. (…) Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto. Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio nei grandi avvenimenti ad anche in quelli che sembrano impercettibili. E’ contemplativa del mistero di Dio nel mondo, nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti. Questa dinamica di giustizia e di tenerezza, di contemplazione e di cammino verso gli altri, è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione. Le chiediamo che con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo.

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Sempre era allegra nel Signore, e mai se vedeva turbata. (…) Essa madonna Chiara fu sempre da tutti tenuta vergine purissima, e aveva grande fervore de spirito come potesse servire Dio e a lui piacere. Avendo santo Francesco audito la fama de la sua santità, più volte andò a lei predicandole, in tanto che essa vergine Chiara acconsentì alla sua predicazione e rinunziò al mondo e a tutte le cose terrene, et andò a servire a Dio quanto più presto podde.

  

“VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE”

domenica 3 Agosto (Mt 14,13-21)

 

  Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

E amandovi a vicenda nella carità di Cristo, dimostrate al di fuori con le opere l’amore che avete nell’intimo, in modo che, provocate da questo esempio, le sorelle crescano sempre nell’amore di Dio e nella mutua carità.

Tranquillamente le sorelle manifestino l’una all’altra la propria necessità. E se la madre ama e nutre la sua figlia carnale, con quanto maggiore amore deve la sorella amare e nutrire la sua sorella spirituale?

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita. Più della paura di sbagliare spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione, nelle norme che ci trasformano in giudici implacabili, nelle abitudini in cui ci sentiamo tranquilli, mentre fuori c’è una moltitudine affamata e Gesù ci ripete senza sosta: “Voi stessi date loro da mangiare”.

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Uno dì, non avendo le sore se non mezzo pane, la metà del quale innanzi era stata mandata alli frati, li quali stavano de fora, la preditta madonna comandò ad essa testimonia che de quello mezzo pane ne facesse cinquanta lesche et le portasse alle sore, che erano andate alla mensa. Allora disse essa testimonia alla preditta madonna Chiara: “Ad ciò che de questo se ne facessero cinquanta lesche, saria necessario quello miraculo del Signore, de cinque pani e due pesci”. Ma essa madonna le disse: “Va’ et fa’ come io te ho detto”. E così el Signore moltiplicò quello pane per tale modo che ne fece cinquanta lesche bone e grandi, come santa Chiara le aveva comandato.

  

“QUANTI LO TOCCARONO FURONO GUARITI”

lunedì 4 Agosto (Mt 14,22-36)

 

  Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Rafforzati nel santo servizio del Crocifisso povero, che hai intrapreso con ardente desiderio; egli per tutti noi sostenne il supplizio della croce, strappandoci dal potere del principe delle tenebre, da cui eravamo tenuti incatenati per la trasgressione del nostro progenitore, e riconciliandoci con Dio Padre.

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo. (…) A volte sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore. Ma Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri. Aspetta che rinunciamo a cercare quei ripari personali o comunitari che ci permettono di mantenerci a distanza dal nodo del dramma umano, affinché accettiamo veramente di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza. Quando lo facciamo, la vita ci si complica sempre meravigliosamente e viviamo l’intensa esperienza di essere popolo, l’esperienza di appartenere a un popolo.

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Lo Signore le aveva data tanta grazia che, fatto lo segno de la croce con la sua mano, aveva guarite più sore da le loro infermità (…). E alcuni altri furono portati al monasterio a la preditta santa madre ad essere curati; et essa fece lo segno de la croce sopra de loro, e furono liberati.

  

 

“NON CIÒ CHE ENTRA DALLA BOCCA RENDE IMPURO L’UOMO;

CIÒ CHE ESCE DALLA BOCCA, QUESTO RENDE IMPURO L’UOMO”

martedì 5 Agosto (Mt 15,1-2.10-14)

  

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Ammonisco poi ed esorto nel Signore Gesù Cristo, che si guardino le sorelle da ogni superbia, vanagloria, invidia, avarizia, cura e sollecitudine di questo mondo, dalla detrazione e mormorazione, dalla discordia e divisione. Siano invece sollecite nel conservare reciprocamente l’unità della scambievole carità, che è il vincolo della perfezione.

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Nel nostro rapporto con il mondo, siamo invitati a dare ragione della nostra speranza, ma non come nemici che puntano il dito e condannano. Resta chiaro che Gesù Cristo non ci vuole come principi che guardano in modo sprezzante, ma come uomini e donne del popolo. (…) Quando viviamo la mistica di avvicinarci agli altri con l’intento di cercare il loro bene, allarghiamo la nostra interiorità per ricevere i più bei regali del Signore. Quando ci incontriamo con un essere umano nell’amore, ci mettiamo nella condizione di scoprire qualcosa di nuovo riguardo a Dio. Contemporaneamente, un missionario pienamente dedito al suo lavoro sperimenta il piacere di essere una sorgente, che tracima e rinfresca gli altri. Può essere missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo, chi desidera la felicità degli altri.

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Quando veniva dalla orazione, essa beata madre ammoniva e confortava le sore, parlando sempre parole de Dio, lo quale sempre era nella bocca sua, in tanto che le vanità non le voleva parlare né udire. (…)

Da poi che preditta madonna Chiara intrò nella Religione, lo Signore le aumentò le virtù e le grazie, imperò che sempre inverso le sore sue era umile, benigna et amorevole, et aveva compassione alle inferme; e mentre che essa fu sana, le serviva e lavava a loro li piedi e dava l’acqua alle mani; et alcuna volta lavava i sedili de le inferme.

 

 

FU TRASFIGURATO DAVANTI A LORO

mercoledì 6 Agosto (Mt 17,1-9)

 

 

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Poni la tua mente nello specchio dell’eternità, poni la tua anima nello splendore della gloria, poni il tuo cuore nella figura della divina sostanza e trasformati tutta, attraverso la contemplazione, nell’immagine della sua divinità, per sentire anche tu ciò che sentono gli amici gustando la dolcezza nascosta che Dio stesso ha rivelato ai suoi amanti.

 

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Solo grazie all’incontro con l’amore di Dio, che si tramuta in felice amicizia, siamo riscattati dalla nostra coscienza isolata e dall’autoreferenzialità. Abbiamo bisogno di soffermarci in preghiera per chiedere a Lui che torni ad affascinarci. Perciò è urgente ricuperare uno spirito contemplativo, che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Giungiamo ad essere pienamente umani quando siamo più che umani, quando permettiamo a Dio di condurci al di là di noi stessi perché raggiungiamo il nostro essere più vero. Lì sta la sorgente dell’azione evangelizzatrice. Perché, se qualcuno ha accolto questo amore che gli ridona il senso della vita, come può contenere il desiderio di comunicarlo agli altri?

  

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

E nella orazione et contemplazione era assidua; e quando essa tornava da la orazione, la faccia sua pareva più chiara e più bella che ‘l sole. E le sue parole mandavano fora una dolcezza inenarrabile, in tanto che la vita sua pareva tutta celestiale.

  

 

“Tu sei il Cristo…” “Tu sei Pietro…

giovedì 7Agosto (Mt 16,13-23)

 

  Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

E poiché egli è splendore della gloria, candore della luce eterna e specchio senza macchia, guarda ogni giorno questo specchio, o regina sposa di Gesù Cristo, e in esso scruta continuamente il tuo volto. In questo specchio rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità, come potrai contemplare, per grazia di Dio, su tutto lo specchio. (…) Alla fine dello specchio contempla l’ineffabile carità, per la quale volle patire sull’albero della croce e su di esso morire della morte più vergognosa.

 

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Tutta la vita di Gesù, il suo modo di trattare i poveri, i suoi gesti, la sua coerenza, la sua generosità quotidiana e semplice, e infine la sua dedizione totale, tutto è prezioso e parla alla nostra vita personale. Posti dinanzi a Lui con il cuore aperto, lasciando che Lui ci contempli, riconosciamo questo sguardo d’amore. Che dolce è stare davanti a un crocifisso, o in ginocchio davanti al Santissimo, e semplicemente essere davanti ai suoi occhi! Quanto bene ci fa lasciare che Egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita!

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Essa madonna Chiara fu tanto sollicita nella contemplazione, che nel dì del venardì santo, pensando essa sopra la passione del Signore, stette quasi insensibile per tutto quello dì et grande parte de la notte seguente. (…) Nella orazione aveva abbondanza di lacrime, e con le sore mostrava letizia spirituale. (…) Era in tanto fervore de spirito, che volentieri voleva sostenere el martirio per amore del Signore: e questo lo dimostrò quando, avendo inteso che nel Marocco erano stati martirizzati certi frati, essa diceva che ce voleva andare.

  

 

“RISPLENDA LA VOSTRA LUCE DAVANTI AGLI UOMINI”

venerdì 8 Agosto (Mt 5,13-16)

  

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Il Signore stesso ci collocò come forma, in esempio e specchio non solo per gli altri uomini, ma anche per le nostre sorelle, che il Signore chiamerà alla nostra vocazione, affinché esse pure siano specchio ed esempio a quanti vivono nel mondo. Avendoci dunque chiamate il Signore a cose tanto grandi, che in noi si possano specchiare quelle che sono esempio e specchio per gli altri, siamo tenute a benedire molto e a lodare Dio, e a fortificarci ancor più a operare il bene nel Signore.

 

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Il modo di relazionarci con gli altri che realmente ci risana invece di farci ammalare è una fraternità mistica, contemplativa, che sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano, che sa sopportare le molestie del vivere insieme aggrappandosi all’amore di Dio, che sa aprire il cuore all’amore divino per cercare la felicità degli altri come la cerca il loro Padre buono. Proprio in quest’epoca i discepoli del Signore sono chiamati a vivere come comunità che sia sale della terra e luce del mondo. Sono chiamati a dare testimonianza di una appartenenza evangelizzatrice in maniera sempre nuova. Non lasciamoci rubare la comunità!

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Anche disse essa testimonia che tutto quello che se diceva de la santità de la vita de la sopraddetta madonna Chiara era vero. Imperò che essa fu vergine, fu umile, accesa nello amore de Dio, nella orazione e contemplazione continua, nella asperità del cibo e del vestire allegra, e nelli degiuni e vigilie meravigliosa. Aveva compassione grande alle afflitte, era benigna e liberale verso tutte le sore. E nel regimento del monasterio e de le sore era provvida e discreta, più che non se po’ dire.

 

 

“USCIRONO INCONTRO ALLO SPOSO”

sabato 9 Agosto (Mt 25,1-13)

 

 

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Divenuta emula della santissima povertà in spirito di grande umiltà e ardentissima carità, hai ricalcato le orme di colui al quale meritasti di essere unita in sposa. (…) Memore del tuo proposito, come un’altra Rachele, sempre vedendo il tuo principio, ciò che hai ottenuto tienilo stretto, ciò che stai facendo fallo e non lasciarlo, ma con corsa veloce, passo leggero, senza inciampi ai piedi, così che i tuoi passi nemmeno raccolgano la polvere, sicura, nel gaudio e alacre avanza cautamente sul sentiero della beatitudine. (…) Abbraccia, vergine povera, Cristo povero.

 

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

Il Vangelo ci invita prima di tutto a rispondere al Dio che ci ama e che ci salva, riconoscendolo negli altri e uscendo da sé per cercare il bene di tutti. Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. (…)

Nel cuore di Dio c’è un posto preferenziale per i poveri, tanto che Egli stesso si fece povero. Dalla nostra fede in Cristo fattosi povero, e sempre vicino ai poveri e agli esclusi, deriva la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società. Con essi Gesù si identificò. L’opzione per i poveri è implicita nella fede cristologica in quel Dio che si è fatto povero per noi, per arricchirci mediante la sua povertà. Per questo desidero una Chiesa povera per i poveri.

 

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Essa beata madre particolarmente amava la povertà, però che mai podde essere indotta che volesse alcuna cosa propria, né recevere possessione, né per lei, né per lo monasterio. (…) Anche era de tanta asperità nel corpo suo, che era contenta de una sola tonica de lazzo e de uno mantello. E se alcuna volta avesse veduto che alcuna tonaca de le sore fusse stata più vile che quella che portava essa, se la toglieva per lei et dava a quella sora la sua megliore.

 

“CORAGGIO, SONO IO, NON ABBIATE PAURA”

domenica 10 Agosto (Mt 14,22-33)

 

 

 Lodi (dopo la lettura breve)

Dagli Scritti della madre santa Chiara:

Sopporta volentieri i mali avversi e i beni prosperi non ti esaltino:questi infatti richiedono la fede e quelli la esigono. (…) Ama con tutte le fibre del cuore Dio e Gesù suo Figlio, crocifisso per noi peccatori, e non cada mai dalla tua mente il ricordo di Lui. (…) Non aver paura, o figlia: Dio, fedele in tutte le sue parole e santo in tutte le sue opere, effonderà su di te e sulle tue figlie la sua benedizione e sarà vostro aiuto e ottimo consolatore; egli è nostro redentore ed eterna ricompensa.

 

 

 Ora Media (dopo la lettura breve)

Dall’Esortazione Apostolica “Evangelii gaudium” di Papa Francesco:

La fede significa credere in Lui, credere che veramente ci ama, che è vivo, che è capace di intervenire misteriosamente, che non ci abbandona, che trae il bene dal male con la sua potenza e con la sua infinita creatività. E’ vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto. Ogni giorno nel mondo rinasce le bellezza, che risuscita trasformata attraverso i drammi della storia. Abbiamo bisogno di una certezza interiore, cioè della convinzione che Dio può agire in qualsiasi circostanza, anche in mezzo ad apparenti fallimenti. Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!

 

 

 Vespri (dopo la lettura breve)

Dal Processo di canonizzazione della madre santa Chiara:

Al tempo della guerra de Assisi, temendo molto le sore lo advenimento de quelli tartari e saraceni e altri inimici de Dio e de la santa Chiesa, la predetta beata madre le incominciò a confortare, dicendo: “Sorelle e figliole mie, non vogliate temere, però che, se Iddio sarà con noi, li inimici non ce potranno offendere. Confidateve nel Signore nostro Iesu Cristo, però che esso ce liberarà. Et io voglio essere vostra recolta che non ne faranno alcun male: e se essi verranno, ponete me innanti a loro. Unde uno dì, sopravvenendo li inimici alla distruzione della città de Assisi, certi saraceni montarono sopra lo muro del monasterio e descesero nel chiostro; unde le preditte sore temevano grandemente. Ma la santissima madre tutte le confortava e desprezzava le forze loro, dicendo: “Non vogliate temere: però che non potranno nuocere”. E. detto questo, recurse allo adiutorio della usata orazione. La forza de la quale orazione fu tanta che l’inimici preditti saraceni senza fare alcuna lesione se partirono come fossero stati scacciati, in tanto che non toccarono alcuno della casa.